Ho intitolato questo podcast “Dietro la maschera” perché la maschera è un’importante caratteristica dell’autismo ad alto funzionamento, fino a poco tempo fa definito sindrome di Asperger.
È anche la caratteristica che spesso rende difficile la diagnosi nelle persone di sesso femminile.
Sì, perché fino a pochi anni fa la sindrome di Asperger era considerata principalmente maschile.
Il podcast si basa principalmente su interviste a donne Asperger diagnosticate da adulte, le loro voci arrivano dopo ciascuna domanda posta a esperti della sindrome di Asperger.
Sono loro le vere protagoniste del podcast con tutte le loro diversità. Si parla di “spettro” per l’autismo, proprio perché non c’è un solo modo di essere persona autistica.
E, no, l’autismo non è una malattia ma un modo diverso di funzionare, l’autismo, quindi, non è qualcosa da curare e nemmeno da accettare come se fosse una disgrazia, quindi se qualcuno vi dice “sono/mi* figli* è autistic*” non serve fare la faccia contrita e dire un “mi dispiace” piuttosto, se non ne sapete nulla, chiedete cosa comporta per quella persona.
Sì, a volte serve un supporto di terapia comportamentale, ma la mia sensazione è che serva più per il resto della società che per la persona autistica che non può essere libera di esprimere sé stessa e il suo modo di essere e di sentire.
È stato intervistato il dottor Davide Moscone Psicologo e psicoterapeuta cognitivo comportamentale con una formazione specifica nei Disturbi dello Spettro Autistico e in particolare sulla Sindrome di Asperger e l’Autismo Lieve. È presidente dell’associazione Spazio Asperger ONLUS e direttore clinico di Cuore-Mente Lab di Roma.
È stata intervistata la dottoressa Sara Travaglione Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, presso Cuore-Mente Lab si occupa di Sindrome di Asperger e disturbi del comportamento alimentare.
L’ultima voce è quella di una ragazzina all’inizio della sua adolescenza, ancora non diagnosticata ma che già sentiva il peso della maschera sociale.
Ho voluto dare voce proprio a loro, alle donne Asperger, perché sono loro ad essere invisibili, a portare il peso della maschera e le loro voci ben si accordano con il racconto che i professionisti fanno della sindrome di Asperger al femminile.