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La linea è la protagonista di questa ricerca presentata al 36° Convegno Nazionale “Incontri con la Matematica – didattica della…
Il tema del Gioco analizzato da un insolito, per una terza media, punto di vista sociologico, come raccontato nel post Una proposta da grandi:Il Gioco, è stato sperimentato in un progetto realizzato con Scratch, i ragazzi sono stati suddivisi in coppie. Risultati interessanti e la conclusione sarà la presentazione del progetto all’esame di terza media.
Un’attività interdisciplinare che esplora il tema del gioco prendendo spunto dalla classificazione dei giochi proposta da Caillois in “I Giochi e gli Uomini: la maschera e la vertigine”.
Penso che la costruzione di mondi, l’idea di superare i limiti siano in qualche modo figli del pensiero computazionale, questo sconosciuto, questa entità astratta, che per me significa avere qualcosa di limitato e puntare all’infinito. Superare i limiti, i vincoli imposti dale forze, come ad esempio quella di gravità e, semplicemente, volare…
Autovalutarsi significava mettersi di fronte al professore e a te stesso e non c’erano più paraventi, non potevi nasconderti, trovare scuse, sapevi se e quanto ti eri davvero impegnato, sapevi se c’era qualcosa che non andava nel tuo rapporto con il prof.
micro:bit è un piccolo microcontrollore, poco più grande di una carta di credito, con 25 led programmabili singolarmente, due pulsanti che possono gestire 3 eventi (pulsante A premuto, pulsante B premuto, entrambi i pulsanti premuti), viene gestito anche l’evento “shake”, ovvero quando la schedina viene scossa. Già questo sembra abbastanza, ma c’è anche molto altro.
Ci sono stata, in una giornata splendida. Era come passeggiare nei suoi disegni preparatori, l’immaginazione e la realizzazione sono coincise…